Didattica a distanza: risultati del questionario
I docenti
Sono stati 23 i docenti che fino ad ora hanno partecipato al questionario.
Docenti e tecnologia
L’87% dei docenti partecipanti non ha mai avuto esperienza di didattica a distanza. Nel 60,9% dei casi si è partecipato negli ultimi 12 mesi a formazione sugli strumenti compensativi o aggiornamento professionale nell’ambito tecnologico. La totalità dei partecipanti insegna in scuole che hanno attivato la didattica online e utilizzano strumenti come Google Suit, Weschool, Edmodo, Microsoft Office Education A1, Skype o Zoom, Jitsi o Spiaggiari. Come attività prevalenti inseriscono schede online (69,6%), inseriscono link video (73,9%), link per accesso ad esercitazioni (21,7%) e forniscono indicazioni sui compiti da svolgere nell’82,6% dei casi.
Docenti e studenti “in connessione”
I contatti con gli studenti e il loro coinvolgimento è avvenuto perlopiù attraverso le piattaforme fornite dalla scuola (95%), attraverso telefono, e-mail e messaggi nel 61% e solo nell’8,7% dei casi i docenti hanno abbattuto il distanziamento sociale utilizzando i social come mezzo per agganciare i loro studenti, riscontrando nel 52% dei casi una attivazione da parte loro.
Docenti e vantaggi della DAD
Tra i vantaggi evidenziati dai docenti nella DAD vi è la possibilità di utilizzare la tecnologia (60,9%), di programmare l’assegno e la partecipazione attiva da parte delle famiglia (4,8%).
Docenti e svantaggi della DAD
Tra gli svantaggi evidenziati dai docenti vi è la difficoltà nell’approccio alla tecnologia nel 47,8% dei casi, nonostante ciò però solo il 21,7% parteciperebbe ad un corso di formazione a distanza sugli strumenti utili alla didattica a distanza online e gli strumenti compensativi volti ad una didattica inclusiva. Tra gli altri svantaggi vengono menzionati: la scarsa partecipazione da parte degli alunni nel 30,4%, la difficoltà nel programmare le verifiche nel 26,1% dei casi, le difficoltà di rete in 2 casi su 23, le difficoltà nell’aiutare alunni con bisogni specifici e la scarsa collaborazione nel corpo docenti. L’85% dei docenti partecipanti, rileva infine un aumento del carico di lavoro percepito.
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